SCIOPERO NAZIONALE 17/18 Marzo 2016

22 Gennaio 2016 Allegato

PROCLAMATO LO SCIOPERO NAZIONALE

Non si ferma la mobilitazione dei camici bianchi che dichiarano 48 ore di sciopero per i prossimi 17 e 18 marzo. “Visto che dopo lo sciopero del 16 dicembre 2015, nessuno dei problemi alla base della protesta ha trovato soluzione, né tantomeno il Governo ha ritenuto di dover avviare un confronto serio con i professionisti per il rilancio della sanità pubblica e la valorizzazione del lavoro di chi quotidianamente garantisce la tutela della salute a milioni di cittadini”. Affermano in una nota congiunta le Organizzazioni sindacali Anaao Assomed - Cimo - Aaroi-Emac - Fp Cgil Medici-Stpa – Fvm – Fassid (Aipac-Aupi -Simet-Sinafo-Snr) – Cisl Medici – Fesmed – Anpo-Ascoti-Fials Medici - Uil Fpl Medici – Ugl Medici - Fimmg – Sumai - Snami – Smi – Intesa Sindacale (Cisl Medici-Fp Cgil Medici-Simet-Sumai) – Fespa – Fimp – Cipe – Andi - Assomed Sivemp – Sbv, in rappresentanza di 250 mila medici, dipendenti e convenzionati, specialisti ambulatoriali, pediatri, veterinari, dirigenti sanitari. “Non intendiamo essere spettatori – proseguono i medici - del declino inesorabile della sanità pubblica sottoposta alla mannaia di continui e pesanti tagli, ma vogliono che entrino a pieno titolo nell’agenda della politica italiana le questioni della sua sostenibilità, della esigibilità del diritto alla salute dei cittadini omogenea tra le Regioni italiane, del ruolo professionale, dirigenziale, formativo dei medici e dei dirigenti sanitari”. E poi l’appello al Governo: “Si assuma in pieno le proprie responsabilità di fronte ai cittadini italiani ed ai professionisti della sanità esplicitando il modello che intende realizzare. Per sensibilizzare l’opinione pubblica e i governi nazionale e locali, la Vertenza sanità attraverserà il Paese con tre manifestazioni interregionali, la prima delle quali si svolgerà a NAPOLI sabato 20 febbraio 2016 coinvolgendo i professionisti e i cittadini delle regioni del sud Italia. In occasione dello sciopero sarà contestata nelle sedi competenti ogni illegittima restrizione che Regioni e Aziende tenteranno di applicare, come accaduto lo scorso 16 dicembre.

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